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Benessere e immunizzazione dei pesci

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Pesci

Durante la loro vita i pesci entrano a contatto con numerosi agenti patogeni. Alcuni di questi pericoli sono ridotti grazie alla loro immunità innata, ma altri patogeni sono più virulenti e i pesci hanno bisogno di aiuto attraverso l'immunità adattativa per combatterli.

Su questa immunità adattativa o acquisita è possibile lavorare per ottenere risultati migliori, ma il prodotto che la induce è importante quanto il protocollo di applicazione.

Immunità attiva

La vaccinazione è il modo più efficace e sicuro per ottenere questa specifica immunità acquisita contro determinati patogeni. Nei pesci, la tecnica di vaccinazione per ottenere un'immunità più forte e duratura è la vaccinazione mediante iniezione, di cui l'iniezione intraperitoneale è la più comune.

Mediante iniezione intraperitoneale è possibile introdurre nel pesce un vaccino per un patogeno specifico che fornisce protezione contro quest'ultimo. Tale protezione, che prende il nome di immunità attiva, consiste nell'addestrare il sistema immunitario a riconoscere future infezioni del medesimo patogeno e combatterlo con una reazione immunitaria più veloce e più forte.

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L'importanza della tecnica

Affinché la procedura di immunizzazione attiva abbia buon esito, ci sono diversi parametri che devono essere presi in considerazione:

  • Il momento della vaccinazione: per la scelta del momento in cui eseguire la vaccinazione bisogna considerare il periodo di immunizzazione successivo, durante il quale (insorgenza dell'immunità) il sistema immunitario del pesce impara a generare una risposta contro il patogeno al quale è mirato il vaccino, ed è importante che ciò avvenga in modo ottimale per una corretta immunizzazione dell'animale. L'immunizzazione viene misurata in gradi-giorno, per cui la temperatura può essere decisiva per sviluppare la protezione prevista contro il patogeno (Soto et al. 2014).
  • L'anestesia: un medico anestesista in medicina umana ha una grande responsabilità. Lo stesso vale nel caso delle specie ittiche, poiché questo aspetto è estremamente importante per la corretta inoculazione del vaccino, nonché per il recupero e la successiva immunizzazione dell'animale.
  • L'ago: le dimensioni dell'ago (diametro e lunghezza) sono importanti per ridurre al minimo i danni durante la penetrazione nella pelle e depositare il vaccino nel punto corretto all'interno del peritoneo.
  • Il punto di iniezione: deve trovarsi all'interno dell'area di tolleranza, poiché in caso contrario si potrebbe iniettare il vaccino in un organo, in una parete muscolare o in una cartilagine.
  • La taglia del pesce: è stato dimostrato che un pesce ha una risposta immunologica più veloce e duratura quanto più grande è la sua taglia (Fender e Amend, 1978; Amend e Eshenour, 1980). Più piccolo è il pesce, minore è l'area di iniezione e più difficile diventa la vaccinazione, con un conseguente incremento della possibilità di errori, come può essere l'iniezione del vaccino in organi vitali, nei muscoli o addirittura all'esterno dell'animale. Occorre poi aggiungere che lavorare con pesci più piccoli rende più delicati fattori quali l'anestesia, il tempo fuori dall'acqua, la presa e la pressione durante l'iniezione, per cui è richiesta molta più cura.

Queste considerazioni indicano che la riduzione della taglia raccomandata per la vaccinazione può causare una risposta immunitaria più debole o portare a effetti indesiderati nei pesci, come problemi di sviluppo (necrosi degli organi interni) o morte dell'animale. Per una buona tecnica di iniezione occorre tenere sempre presenti queste indicazioni durante la vaccinazione.

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Area di tolleranza per il punto di iniezione in spigole, trote, cobia, cernia, ecc.

Possibili effetti indesiderati

Una tecnica errata di iniezione del vaccino può causare una ridotta immunizzazione, necrosi d'organo, aderenze, melanizzazione o persino la morte del pesce. Un fattore che rende di vitale importanza la tecnica vaccinale è la composizione del vaccino, nello specifico l'eccipiente.

Un vaccino può contenere un eccipiente acquoso o un adiuvante oleoso: L'eccipiente acquoso rende possibile una minore precisione nella tecnica di iniezione perché di solito non genera effetti indesiderati, ma la risposta immunitaria che consente di ottenere nei pesci è debole e di breve durata. Sono due gli adiuvati oleosi maggiormente utilizzati nella formulazione dei vaccini per i pesci, di cui uno è minerale mentre l'altro non lo è. La paraffina liquida è l’adiuvante oleoso minerale più utilizzato nei vaccini per i pesci e Montanide™ è l’adiuvante oleoso non minerale più comune.

L'eccipiente oleoso minerale genera una potente risposta immunitaria, ma è un adiuvante molto aggressivo che di solito genera aderenze e melanizzazione (Midtlyng et al., 1996), quindi la tecnica, la dose e la taglia del pesce sono molto importanti affinché la vaccinazione vada a buon fine. È stato dimostrato che, con la stessa dose di vaccino con adiuvante oleoso minerale, i pesci vaccinati di taglia più piccola sviluppano un maggior numero di effetti avversi (Berg et al., 2006) e, analogamente, i pesci vaccinati di taglia più grande sviluppano meno effetti avversi, per cui presenteranno una crescita maggiore (Berg et al., 2007).

Per ottenere una risposta immunitaria potente e duratura ma meno aggressiva viene utilizzato un adiuvante oleoso non minerale (Aucouturier et al., 2001), che è meno aggressivo degli adiuvanti oleosi minerali perché è facilmente metabolizzabile.

Lo studio svolto da Tziouvas e Varvarigos (2021) mostra che i vaccini con adiuvante oleoso minerale (non metabolizzabile) provocano maggiori effetti indesiderati come aderenze, granulomi e pigmentazioni rispetto ai vaccini con adiuvante oleoso non minerale (metabolizzabile).

Secondo questo stesso studio, gli effetti indesiderati sono più frequenti nei pesci più piccoli. Si è potuto inoltre verificare che gli effetti indesiderati associati ai vaccini con adiuvante oleoso non minerale si risolvono solitamente a 3.000-3.500 gradi giorno, mentre nel caso dei vaccini oleosi minerali arrivano a 9.500 gradi giorno.

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Riferimenti bibliografici

Aucouturier, J., Dupuis, L., Ganne, V., Adjuvants designed for veterinary and human vaccines, Vaccine 19 (2001) 2666–2672.

Amend, D.F. and Eshenour, R.W.; 1980. Development and use of commercial fish vaccines. Salmonid. Vol. III, No. 6: S-12.

Aucouturier, J., Dupuis, L., Ganne, V. Adjuvants designed for veterinary and human vaccines, Vaccine 19 (2001) 2666–2672.

Berg, A., Rødseth, O.M., Tangerås, A., Hansen, T.J., 2006. Time of vaccination influences development of adherences, growth and spinal deformities in Atlantic salmon (Salmo salar L). Dis. Aquat. Org. 69, 239–248.

Berg, A., Rødseth, O.M., Hansen, T., 2007. Fish size at vaccination influence the development of side-effects in Atlantic salmon (Salmo salar L.). Aquaculture 265, 9–15.

Fender, D. C. and Amend, D. I.; 1978. Hyperosmotic infiltration: factors influencing uptake of bovine serum albumin by rainbow trout. J. Fish. Res. Board Can. 35: 871.874.

Midtlyng, P.J., Reitan, L.J., Speilberg, L., 1996. Experimental studies on the efficacy and side-effects of intraperitoneal vaccination of Atlantic salmon (Salmo salar L.) against furunculosis. Fish Shellfish Immun. 6, 335–350.

Soto, E., Brown, N., Gardenfors, Z., Yount, S., Revan, F., Francis, S., Kearney, M., Camus, A., (2014). Effect of size and temperature at vaccination on immunization and protection conferred by a live attenuated Francisella noatunensis immersion vaccine in red hybrid tilapia. Fish & shellfish immunology. 41. 593-599.

Tziouvas, H., and P. Varvarigos. 2021. “Intensity Scale of Side Effects in European Sea Bass (Dicentrarchus Labrax) Post Intraperitoneal Injection with Commercial Oil-Adjuvanted Vaccines.” Bulletin of the European Association of Fish Pathologists 41 (3): 103–10.